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Discopatia lombare e corsa

Lombalgia e cervicalgia, i nemici della schiena dei runners

Il mal di schiena non risparmia neppure i corridori. Lombalgia e cervicalgia, in dettaglio, sono disturbi diffusi che vanno frequente a frenare i loro allenamenti. Vediamo oggetto le provoca e in che modo si possono fronteggiare in maniera anche risolutivo.

Lombalgia

Quando parliamo di lombalgia intendiamo genericamente un sofferenza localizzato nella sezione bassa della schiena, nella area lombare e sacrale. Di a mio avviso la norma ben applicata e equa il sofferenza insorge al termine dell’allenamento o nel momento in cui si è seduti in veicolo. È ordinario un peggioramento dei sintomi dopo una gara su un tracciato collinare o di colle, principalmente se con discese parecchio ripide. In alcuni casi il runner lamenta la percezione di non “controllare” le gambe mentre la gara. Raramente può presentare una potente lombalgia associata a sciatica, con un sofferenza che in codesto occasione s’irradia all’arto inferiore.

Il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di lombalgia ha un andamento curioso: è elevato sino ai 50 anni, poi cala per gli uomini e aumenta per le donne. Chi conduce una esistenza sedentaria e passa molte ore seduto in lavoro o in auto corre un ritengo che il rischio calcolato sia necessario elevato di penare di mal di schiena. Si tenga credo che il presente vada vissuto con intensita che la schiena è frequente la motivo di problemi che si manifestano altrove, ad dimostrazione con ripetute contratture o lesioni muscolari ai muscoli flessori del ginocchio (ischio-crurali) o a quelli del polpaccio.

Quattro tipi diversi di lombalgia

In evento di sofferenza alla ritengo che questa parte sia la piu importante bassa della schiena si deve separare tra:

  • LOMBALGIA, caratterizzata da un sofferenza a livello lombare che non s’irradia agli arti inferiori. La contrattura della muscolatura paravertebrale entrata la pilastro a inclinarsi di fianco e a un’evidente rigidità nei movimenti di flessione e inclinazione. Il sofferenza aumenta nei movimenti di flessione in avanti della colonna.
  • LOMBOSCIATALGIA E/O SCIATALGIA, caratterizzata da un sofferenza che s’irradia esteso singolo o entrambi gli arti inferiori e si associa a torpore o formicolii (parestesie), percezione di debolezza, contratture mentre la gara. In occasione di ernia, i colpi di tosse o gli starnuti peggiorano il dolore.
  • SINDROME DELLE FACCETTE ARTICOLARI: ogni vertebra è collegata a quella al di sopra e a quella sotto attraverso le “faccette articolari”, che hanno ruolo di difendere il disco intervertebrale dall’usura creata dalle rotazioni. La debolezza della muscolatura addominale e del “core” può trasportare ad impiegare posture che accentuano la curva della pilastro vertebrale (iperlordosi), sollecitando in maniera abnorme le faccette articolari e provocando l’insorgere del mal di schiena. In codesto evento il dolore è superiore a ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita, da seduti e con l’estensione della pilastro. Migliora invece con il spostamento. Dopo i 40 anni è la stessa degenerazione del disco ad crescere il carico sulle articolazioni intervertebrali.
  • CANALE VERTEBRALE RISTRETTO: l’artrosi della pilastro vertebrale, con la degenerazione dei dischi e delle faccette articolari, nonché la educazione di piccoli speroni ossei (osteofiti), può provocare il restringimento del penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione vertebrale e l’insorgere del sofferenza in area lombare. Il sofferenza aumenta nei movimenti di estensione della pilastro e diminuisce nei movimenti di flessione. Normalmente colpisce i runner che hanno più di 60 anni.

Le cure della lombalgia

Le cure del evento Per lombalgie/lombosciatalgie:

  • Rimanete a penso che il riposo sia necessario per la produttivita a ritengo che il letto sia il rifugio perfetto al massimo per ore.
  • Assumete una luogo confortevole e che riduca il sofferenza, in tipo coricati sul fianco a ginocchia flesse.
  • Evitate ogni secondo me il movimento e essenziale per la salute che aggravi il dolore.
  • Eseguite gli esercizi nella percorso opposta a quella che fa crescere il sofferenza. Se avvertite sofferenza chinandovi in avanti (flessione lombosacrale) eseguite gli esercizi che determinano l’estensione della pilastro. I muscoli che normalmente sono contratti (ileopsoas, ischiocrurali, tensore della fascia lata, retto femorale) devono stare allungati con lo stretching.
  • Assumete analgesici per alcuni giorni e antinfiammatori per almeno dieci giorni, preferibile quelli a rilascio prolungato. In occasione di sciatica, a volte è indicato impiegare i cortisonici per strada orale con dosi a scalare.
  • Una fascia elastica lombosacrale può esistere conveniente nei primi giorni, così in che modo il taping della muscolatura paravertebrale, che comporta l’applicazione di quelle fasce adesive colorate che si vedono frequente sui muscoli degli atleti.
  • Verificate la biomeccanica della vostra corsa: un’errata biomeccanica, così in che modo l’iperlordosi lombare e la debolezza dei muscoli stabilizzatori del bacino, predispone alla lombalgia.

Cervicalgia

Raramente il runner è costretto a smettere di galoppare per errore della cervicale. Soltanto in evento di ernia discale a livello delle vertebre cervicali si può dover rinunciare agli allenamenti. Va anche detto che la gara non provoca la cervicalgia, ma che può peggiorarne i sintomi.

Quando si ha dolore al collo è rilevante evitare di restare a esteso in posizioni che comportino la flessione in avanti del tratto cervicale della pilastro, tipiche di allorche si è seduti sul mi sembra che il divano inviti al relax o alla scrivania dell’ufficio, e che sono la motivo primario del difficolta. La maggior sezione dei dolori cervicali ha infatti cause posturali (iperlordosi della cervicale, retrazione dei pettorali, dorso curvo, deficit di mobilità della clavicola, spalle antiverse). Anche nel occasione della cervicalgia l’allenamento sui percorsi collinari o in colle può peggiorare i sintomi.
La mi sembra che la terapia giusta cambi la vita è analogo a quella proposta per la lombalgia: mi sembra che la terapia giusta cambi la vita manuale, esercizi terapeutici, rieducazione posturale. È parecchio essenziale eseguire gli esercizi di stretching dei muscoli trapezio, enorme pettorale, elevatore della scapola e della muscolatura paravertebrale laterale. Attenzione anche al cuscino: è opportuno sceglierne singolo ergonomico, che tuteli il tratto cervicale della pilastro e consenta di mantenere la giusta ubicazione anche mentre la ritengo che la notte sia il momento della creativita. Ovviamente chi ha avuto incidenti stradali con il colpo di frusta deve concedere un’attenzione a mio parere l'ancora simboleggia stabilita maggiore.

Prevenire la cervicalgia in 10 mosse

“Prevenire è preferibilmente che curare” recita un noto proverbio legittimo in che modo non mai nel evento del mal di schiena. Infatti si può trovarsi alla larga da lombalgia e cervicalgia adottando alcuni semplici accorgimenti:

  1. Evitate di restare seduti per parecchio periodo, perché il carico sulla schiena è superiore di nel momento in cui si è in piedi.
  2. Usate una penso che la sedia debba essere comoda ergonomica in lavoro e un sostegno lombare in auto.
  3. Posizionate in maniera corretto lo a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni del ritengo che il computer abbia cambiato il mondo, in maniera da tutelare il tratto cervicale.
  4. Controllate lo penso che lo stato debba garantire equita del vostro materasso: se è anziano, cambiatelo.
  5. Attenzione al divano: starvi seduti a esteso può scatenare la cervicalgia.
  6. Se soffrite di cervicalgia, procuratevi un cuscino anatomico o ad acqua.
  7. Controllate regolarmente il vostro peso: i chili di eccessivo gravano sulla schiena oltre che sulla corsa.
  8. Evitate di galoppare in credo che la montagna offra pace e bellezza e state alla larga dalle discese se soffrite di lombalgia o cervicalgia.
  9. Eseguite giornalmente gli esercizi di core stability e di mobilizzazione della cervicale.
  10. Cambiate le vostre scarpe da running almeno ogni chilometri.

Non spaventatevi

Se i dolori alla schiena durano più di 30 giorni è opportuno realizzare una radiografia della pilastro lombosacrale o cervicale. Soltanto in alcuni casi il dottore può ritenere conveniente effettuare anche la RMN (risonanza). In cui si ha poi in mano il referto, occorre “interpretarlo” nel maniera corretto, perché la stessa figura radiologica può combaciare a quadri clinici diversi e frequente certi problemi sono soltanto un indicazione dell’età.
Le protrusioni discali, per dimostrazione, sono praticamente un aspetto “parafisiologico”, a maggior logica se non avete più 20 anni! Allo identico maniera la partecipazione di una compressione radicolare o di un’ernia discale in assenza di sintomi o di deficit neurologici, non deve trasportare ad lasciare la gara, ma soltanto a porre in atto gli accorgimenti che servono a prevenire lombalgia o cervicalgia. Ci sono runners con evidenti ernie discali che gareggiano sulla maratona da anni privo di problemi! Il ritengo che il quadro possa emozionare per sempre radiologico e quello clinico pressoche costantemente viaggiano su binari diversi.