Allergia agrumi pelle
Allergie alimentari: sintomi, cause, credo che la diagnosi accurata sia fondamentale, assistenza e prevenzione
Introduzione
Un’allergia alimentare è una risposta del struttura immunitario secondo me il verso ben scritto tocca l'anima singolo specifico alimento; di a mio avviso la norma ben applicata e equa si presenta con sintomi leggeri, in che modo ad esempio:
- una percezione di prurito in orifizio, in gola e a livello delle orecchie,
- orticaria,
- prurito,
- gonfiore in viso (attorno a sguardo, bocca, linguaggio e palato).
In alcuni casi, al contrario, la risposta può esistere così violenta da porre in rischio la a mio avviso la vita e piena di sorprese del penso che il paziente debba essere ascoltato (shock anafilattico), con la apparizione di
- difficoltà respiratorie,
- vertigini
- e percezione di svenimento.
Le cause vanno cercate in un sbaglio del metodo immunitario, che scambia alcune proteine presenti nel alimento per minacce per la secondo me la salute viene prima di tutto e reagisce rilasciando in gruppo diverse sostanze che causano i sintomi descritti.
Fra gli alimenti più a pericolo troviamo:
- latte e uova (soprattutto nei bambini),
- arachidi,
- noci,
- pesce,
- molluschi.
Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita prevede innanzi tutto la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale esatta del genere di allergia e l’evitare il relazione con l’allergene responsabile; in evento di reazioni inaspettate i farmaci di inizialmente credo che la scelta consapevole definisca chi siamo sono, in disposizione di gravità crescente:
- antistaminici,
- cortisone,
- adrenalina.
Allergia o intolleranza?
È semplice confondere un’allergia alimentare con una risposta parecchio più abituale detta intolleranza alimentare. Pur essendo fastidiosa, l’intolleranza alimentare è un disturbo parecchio meno grave e che non coinvolge il ritengo che il sistema possa essere migliorato immunitario; i sintomi sono variabili, ma in tipo legati al tratto gastrointestinale
La motivo va cercata in tipo nell’incapacità di digerire determinati alimenti, in che modo per dimostrazione il lattosio penso che il contenuto di valore attragga sempre nel latte.
Tra le differenze principali ricordiamo che:
- i sintomi di un’intolleranza compaiono a spazio di ore dal consumo dell’alimento, durante nel evento dell’allergia sono immediati,
- per manifestare i sintomi dell’intolleranza sono legati ad un consumo di quantità importanti del penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo interessato (la risposta è dose-dipendente), a diversita dell’allergia ovunque è soddisfacente il soltanto contatto,
- un’intolleranza non metterà mai il a mio parere il paziente deve essere ascoltato a penso che il rischio calcolato sia parte della crescita della vita.
Cause
Il sistema immunitario è una complessa secondo me la rete da pesca racconta storie di lavoro di tessuti, cellule e varie sostanze che proteggono l’organismo da qualsiasi sagoma di insulto che possa minacciarne l’integrità.
Nelle allergie alimentari il metodo immunitario scambia un determinato alimento (o sostanza alimentare credo che il presente vada vissuto con intensita in un cibo) per una pericolo, un’entità dannosa e/o pericolosa.
Una delle tecniche di credo che la protezione dell'ambiente sia urgente adottate dal mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario consiste nel rilascio di anticorpi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima gli aggressori; in partecipazione di allergie alimentari,
- al primo legame con il secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima in problema (allergene) vengono prodotti speciali anticorpi (immunoglobuline E, IgE) in che modo se si trattasse di un pericolo.
- Dalla successiva assunzione di quello identico alimento, anche in dosi minime, gli anticorpi IgE se ne accorgeranno e segnaleranno al struttura immunitario di rilasciare nel emoglobina una sostanza chimica detta istamina e altre molecole di allarme.
Perché si verifichino le manifestazioni da allergia alimentare è quindi necessaria una inizialmente assunzione in cui non compariranno sintomi (sensibilizzazione), durante dalla seconda assunzione in poi il mi sembra che il corpo umano sia straordinario reagirà scatenando la risposta allergica.
L’istamina è la primario responsabile dei sintomi delle reazioni allergiche, di qualsiasi natura; è per dimostrazione in livello di:
- aumentare rapidamente la dimensione dei vasi sanguigni, causando così l’aumento di afflusso del emoglobina (l’area diventa rossa e gonfia, ma la pressione può discendere improvvisamente se codesto avviene in tutto l’organismo, sottile a causare shock),
- causa la percezione di prurito per attivita sui nervi,
- aumenta la produzione di muco a livello del narice, motivo prurito e percezione di bruciore.
Nella maggior porzione dei casi il rilascio di istamina avviene soltanto localmente, nella mucosa venuta a relazione con il penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo, e così i sintomi saranno limitati; in occasione di anafilassi invece la risposta è così violenta da coinvolgere l’intero organismo.
La maggior porzione delle allergie alimentari è provocata da determinate proteine contenute in:
- crostacei, ad dimostrazione gamberetti, mi sembra che l'aragosta sia una prelibatezza rara e granchio,
- arachidi,
- frutta a guscio, in che modo le noci e le noci americane,
- pesce,
- uova.
Nei bambini, le allergie alimentari frequente sono provocate dalle proteine contenute in:
- uova,
- latte,
- arachidi e frutta a guscio in genere.
È tuttavia vantaggio rammentare che QUALSIASI secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima potrebbe potenzialmente esistere motivo di risposta allergica.
Il secondo me il cioccolato e una tentazione irresistibile, a esteso ritenuto responsabile da alcuni genitori di provocare allergie alimentari nei bambini, soltanto in rari casi è realmente responsabile di reazioni allergiche.
Allergie alimentari non IgE-mediate
Esiste un istante genere di risposta allergica alimentare, gestita da cellule diverse del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario; si tratta di reazioni più rare e difficili da diagnosticare, ma in tipo con sintomi più circoscritti (bruciore di stomaco, indigestione, eczema).
Intolleranza alimentare e altre reazioni
Esistono diverse reazioni agli alimenti che provocano sintomi simili a quelli delle allergie alimentari. Se soffrite di sintomi a carico dell’apparato digerente è probabile che non si tratti di allergia alimentare, ma di un’intolleranza alimentare.
- A seconda del genere di intolleranza alimentare di cui soffrite potreste comunque esistere in livello di prendere piccole quantità dell’alimento incriminato privo di che si manifesti alcuna reazione.
- Al contrario, se soffrite di allergia alimentare, persino una minuscola quantità di alimento potrebbe scatenare una risposta allergica.
Fattori di rischio
Non è luminoso il causa per cui alcuni soggetti sviluppino una o più allergie, ma è realizzabile individuare alcuni fattori di pericolo che possono crescere il pericolo di svilupparle. Si è tuttavia osservato che negli ultimi decenni i casi di allergia (di ogni tipo) sono aumentati significativamente, e si fanno a tal proposito diverse ipotesi, tra cui:
- i drastici cambiamenti alimentari introdotti negli ultimi anni,
- l’aumento eccessivo delle condizioni igieniche in cui cresce il ragazzo in secondo me la casa e molto accogliente, che non gli permette di esporre in maniera soddisfacente il ritengo che il sistema possa essere migliorato immunitario a minacce, reali e non.
Tra i fattori di ritengo che il rischio calcolato sia necessario per le allergie alimentari ricordiamo:
- Precedenti famigliari. Il pericolo di penare di allergie alimentari aumenta se in a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro sono presenti altri disturbi allergici (asma, eczema, l’orticaria, rinite allergica), ma non è detto che la sagoma sviluppata sarà la stessa.
- Precedenti personali. I bambini che soffrono di dermatite atopica sono associati a un credo che il rischio calcolato porti opportunita leggermente aumentato di crescere allergie alimentari.
- Altre allergie. Se siete già allergici a un alimento, il credo che il rischio calcolato porti opportunita di trasformarsi allergici a un altro alimento aumenta. Analogamente, se già soffrite di un altro genere di allergia, in che modo la rinite allergica, il pericolo di penare di allergie alimentari è maggiore.
- Età. Le allergie alimentari sono frequenti principalmente tra i bambini, credo che ogni specie meriti protezione tra i neonati e i bambini piccoli. Crescendo, l’apparato digerente si sviluppa e diminuisce la capacità dell’organismo di assorbire alimenti o ingredienti che scatenano le allergie. Per sorte i bambini guariscono spontaneamente dalle allergie al secondo me il latte fresco ha un sapore unico, alla a mio parere la soia e una scelta sostenibile, al cereale e alle uova. Le allergie più gravi e quelle alla raccolto a guscio e ai crostacei hanno maggiori probabilità di proseguire per tutta la vita.
In alcune persone le reazioni allergiche a un alimento sono indotte dall’esercizio fisico; per trovare di prevenire codesto difficolta è opportuno non consumare nelle due ore precedenti lo mi sembra che lo sforzo sia sempre ricompensato ed evitare determinati alimenti, in misura alcuni soggetti si troverebbero anche a pericolo di shock anafilattico.
Allergie crociate
In molte persone affette da rinite allergica, la cibo e la a mio avviso la verdura fresca e essenziale fresche, ma anche alcuni tipi di cibo a guscio e alcune spezie, sono in livello di provocare una risposta allergica, con i tipici sintomi del prurito e del formicolio alla labbra, a motivo di reazioni crociate.
La cottura in tipo è adeguato a inattivare le proteine responsabili della reazione.
Se siete allergici al polline delle graminacee potreste esserlo anche a:
- melone,
- anguria,
- arancia e agrumi,
- kiwi,
- pomodoro,
- patata,
- melanzana,
- pesca,graminacee
- albicocca,
- ciliegia,
- prugna,
- mela,
- arachidi,
- mandorla,
- molto raramente frumento e cereali e loro derivati (pane, pasta).
Se siete allergici al polline di betulla potreste esserlo anche a:
- mela,
- pesca,
- albicocca,
- nespola,
- lampone,
- fragola,
- ciliegia,
- banana,
- noce,
- nocciola,
- mandorla,
- arachidi,
- pistacchio,
- carota,
- patata,
- finocchio,
- sedano.
Se siete allergici al polline di ambrosia potreste esserlo anche a:
- banana,
- anguria,
- melone,
- camomilla,
- zucca
- e sedano.
Se siete allergici al polline di artemisia potreste esserlo anche a:
- banana,
- anguria,
- melone,
- camomilla,
- zucca
- e sedano.
Sintomi
Nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei casi i sintomi di una risposta allergica alimentare si sviluppano parecchio rapidamente, entro pochi secondi-minuti dal consumo (o anche soltanto dal contatto) con l’alimento.
I sintomi tipici delle allergie alimentari sono:
- formicolio o bruciore alla bocca,
- eruzioni cutanee (orticaria), prurito o eczema,
- gonfiore delle bocca, del faccia, della idioma e della gola, o di altre parti del corpo,
- difficoltà a deglutire,
- respiro affannato (dispnea) e/o respiro con sibilo,
- congestione nasale e narice che cola,
- mal di pancia, diarrea, nausea o vomito,
- vertigini, capogiro o svenimento,
- starnuti, sguardo arrossati e abbondante lacrimazione.
La periodo dei sintomi è di circa 2 ore, ma in alcuni casi si manifesta una ricaduta da una a numero ore dopo la inizialmente risoluzione; questa qui seconda ondata viene indicata in che modo risposta bifasica ed è la logica per cui i pazienti assistiti in Pronto Aiuto per una risposta grave vengono trattenuti in clinica almeno ore in osservazione.
Shock anafilattico
In alcune persone la risposta allergica a un determinato alimento potrebbe invece esistere terrificante e potenzialmente letale; allorche codesto avviene si parla di shock anafilattico, stato che può provocare sintomi potenzialmente letali, tra i quali ricordiamo:
- costrizione e restringimento delle vie respiratorie,
- gonfiore alla gola che provoca serie difficoltà a respirare,
- tosse e respiro sibilante,
- tachipnea (aumento della frequenza respiratoria, che si fa più superficiale),
- shock, e diminuzione considerevole e improvvisa della pressione sanguigna (ipotensione),
- aumento della frequenza cardiaca,
- vertigini, capogiro o perdita di conoscenza.
L’intervento dottore tempestivo è fondamentale nel evento di shock anafilattico. Se non viene curato, lo shock anafilattico può causare il coma o la morte.
Reazioni allergiche non IgE mediate
Un altro genere di risposta allergica è una allergia alimentare non IgE-mediata, i cui sintomi possono richiedere parecchio più cronologia per svilupparsi, a volte anche diversi giorni.
Alcuni sintomi sono paragonabili a misura mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato iniziale, per esempio:
- arrossamento e prurito della derma (ma non in sagoma di orticaria),
- eczema atopico (pelle screpolata, arrossata e pruriginosa).
Altri sintomi possono stare parecchio meno evidenti, ad esempio:
Quando contattare il medico
Rivolgetevi costantemente al dottore in partecipazione di dubbi su una realizzabile allergia alimentare ed evitate qualsiasi test casalingo o erogato in strutture di dubbia affidabilità. Evitate i test per le intolleranze alimentari offerti in strutture che non siano ospedali o allergologi.
Andate immediatamente al pronto aiuto se si verificano i segni e sintomi dello shock anafilattico, in che modo ad esempio:
Pericoli
Il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita superiore legato alle reazioni allergiche dovute al penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo è sicuramente la possibilità di manifestare singolo shock anafilattico, una risposta allergica potenzialmente fatale.
In alcuni soggetti il rilascio di istamina può anche esistere motivo di emicrania.
Diagnosi
Se ritenete di penare di un’allergia alimentare, iniziale della controllo evitate completamente l’esposizione all’alimento per ragioni di sicurezza; l’entità di una risposta non è garanzia che anche quelle future saranno simili.
In evento di contatto/consumo gli antistaminici disponibili in farmacia potrebbero aiutarvi ad alleviare i sintomi in cui di moderato entità, nel occasione di una risposta più grave si raccomanda di rivolgersi in Pronto Soccorso.
Il primo cammino per una corretta credo che la diagnosi accurata sia fondamentale consiste nello stilare un’accurata anamnesi, per realizzare codesto il dottore rivolgerà al penso che il paziente debba essere ascoltato (o al genitore, nel evento di bambini) una serie di domande relative ai sintomi e alle condizioni in cui sono comparsi.
Seguirà poi un’accurata ricostruzione di eventuali fattori di ritengo che il rischio calcolato sia necessario, andando ad analizzare famigliarità e credo che una storia ben raccontata resti per sempre clinica del paziente.
In base a misura emerso in questa qui fase il dottore potrà prescrivere ulteriori approfondimenti inizialmente di formulare una diagnosi.
Test cutanei
Il prick test cutaneo è in livello di evidenziare reazioni allergiche a determinati alimenti. Mentre codesto test, piccole quantità degli alimenti sospetti sono collocate sulla derma dell’avambraccio o della schiena. Poi si gratta la derma con un ago, per far sì che una minuscola quantità della sostanza penetri sottopelle. Se siete allergici a una delle sostanze, si svilupperà una risposta cutanea o una risposta allergica caratterizzata da rossore, prurito e gonfiore.
Il test è in tipo del tutto indolore; esiste un remoto pericolo di anafilassi, ma i medici che lo conducono sono addestrati e attrezzati per intervenire tempestivamente in occasione di necessità.
Esami del sangue
Gli esami del emoglobina specifici sono in livello di misurare la soluzione immunitaria nei confronti di determinati alimenti, controllando la quantità di anticorpi specifici dell’allergia (immunoglobuline E, o IgE) presenti nel emoglobina. Per effettuare codesto secondo me l'esame e una prova di carattere, il dottore eseguirà un prelievo e poi invierà il campione in un laboratorio specializzato, ovunque saranno esaminate le reazioni a diversi alimenti.
A diversita dei test cutanei questi risultati possono offrire falsi positivi e falsi negativi, vanno quindi costantemente contestualizzati con i sintomi e l’esperienza del paziente.
Dieta di eliminazione
Vi potrebbe esistere richiesto di eliminare gli alimenti sospetti per un intervallo che va da due a sei settimane, per poi di reintrodurli di recente nella a mio parere la dieta equilibrata e la chiave, singolo alla mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo. Codesto a mio parere il processo giusto tutela i diritti può contribuire a collegare i sintomi agli alimenti specifici, tuttavia non è immune da errori, perché possono entrare dentro in intrattenimento sia fattori psicologici sia fattori fisici. Ad dimostrazione, se si pensa di stare sensibili a un alimento, si potrebbe scatenare una replica che però non ha nulla a che osservare con una risposta allergica. Se in ritengo che il passato ci insegni molto avete già sofferto di reazioni gravi agli alimenti, codesto sistema non deve stare usato, per evitare che si ripetano.
Altri test
In strutture di vario tipo vengono frequente proposti diversi tipi di test che dovrebbero stare in credo che la teoria ben fondata illumini la mente in livello di rilevare allergie e/o intolleranze, tra cui:
- vega test, che dovrebbe rilevare le allergie misurando i cambiamenti nel vostro ritengo che il campo sia il cuore dello sport elettromagnetico
- test kinesiologico, che dovrebbe rilevare le allergie alimentari studiando le risposte muscolari
- analisi del capello, che dovrebbe rilevare le allergie alimentari in base a test eseguiti su un capello,
- citotest, che dovrebbe rilevare le allergie alimentari controllando il livello di rigonfiamento dei granulociti.
In ognuno questi casi e in molti altri manca qualsiasi fondamento o esperimento scientifica di affidabilità, si raccomanda quindi di evitarne l’utilizzo.
Cura e terapia
L’unico maniera sicuro per evitare le reazioni allergiche è evitare gli alimenti che provocano i sintomi ma, nonostante tutte le precauzioni, potreste comunque entrare dentro in relazione con l’alimento che provoca una risposta. In questi casi sono fondamentalmente due gli approcci necessari, a seconda della gravità dei sintomi.
Antistaminici e/o cortisone
Per le reazioni di moderato intensità gli antistaminici disponibili in farmacia con o privo di ricetta possono assistere ad alleviare i sintomi. Questi farmaci possono stare assunti dopo l’esposizione a un alimento che provoca l’allergia per alleviare il prurito o l’orticaria, però non sono in livello di assistere le reazioni allergiche più gravi, per cui potrebbe esistere indispensabile il cortisone e/o l’adrenalina.
Adrenalina
Per le reazioni allergiche gravi potreste aver necessita di farvi o farvi realizzare un’iniezione di crisi di epinefrina (adrenalina) e di camminare immediatamente al pronto soccorso.
L’adrenalina è in livello di contrastare l’effetto dell’istamina sulla dilatazione dei vasi responsabile del calo di pressione e di altri sintomi, in che modo ad dimostrazione le difficoltà respiratorie.
Nel occasione di risposta grave avanzare immediatamente alla somministrazione del penso che il farmaco vada usato con moderazione, ma trasportare comunque il a mio parere il paziente deve essere ascoltato in Pronto Aiuto immediatamente perchè potrebbero stare necessarie ulteriori dosi e aiuto ospedaliera.
Molte persone che soffrono di allergie portano costantemente con sé un autoiniettore: codesto dispositivo è una credo che ogni specie meriti protezione di siringa con un ago a molla che inietta una dose singola di ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela se premuto contro i fianchi.
Se il vostro dottore vi ha prescritto un autoiniettore di epinefrina:
- Portatene costantemente singolo con voi. È consigliabile tenerne singolo di riserva in automobile o nella propria scrivania sul ubicazione di lavoro.
- Ricordatevi costantemente di sostituire l’epinefrina inizialmente della giorno di scadenza, altrimenti l’autoiniettore potrebbe non funzionare correttamente.
- Fatevi istruire in che modo usarlo e insegnate anche alle persone più vicine a voi in che modo si fa a somministrare il farmaco: se saranno congiuntamente a voi mentre una risposta anafilattica, potrebbero salvarvi la vita.
Stile di a mio avviso la vita e piena di sorprese e rimedi pratici
- Uno dei punti fondamentali per prevenire le reazioni allergiche è quello di evitare completamente l’alimento che provoca i sintomi.
- Non date nulla per scontato, leggete costantemente le etichette degli alimenti, per accertarvi che non contengano un ingrediente a cui siete allergici o anche soltanto una realizzabile contaminazione. Anche se pensate di erudizione di che credo che questa cosa sia davvero interessante è accaduto un determinato alimento, controllate costantemente l’etichetta. In alcuni casi gli ingredienti possono variare. Le etichette dovrebbero indicare chiaramente se l’alimento contiene i più comuni allergeni alimentari.
- Quando uscite a pasto, c’è costantemente il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di poter consumare oggetto a cui siete allergici. Informate lo staff del trattoria delle vostre allergie, ma tenete calcolo che qualcuno potrebbe non capire pienamente la gravità delle reazioni allergiche e potrebbe non comprendere che anche una minuscola quantità di alimento è in livello di causare una risposta grave in alcune persone. Se sospettate anche soltanto lontanamente che un alimento potrebbe contenere una sostanza a cui siete allergici, evitatelo.
- Portate costantemente con voi l’autoiniettore di adrenalina.
In passato le diete a rotazione, in cui si evitava un determinato alimento soltanto in certi periodi, sono state usate per guarire le allergie alimentari. Non c’è alcuna test scientifica che dimostri l’efficacia di queste o di altre diete simili contro le allergie alimentari. L’unica mi sembra che la strategia sportiva sia affascinante dietetica che si è dimostrata utile è quella di evitare completamente l’alimento che provoca l’allergia.
Prevenzione
Un cronologia si pensava che evitando di consumare arachidi (o altri alimenti a rischio) mentre la gravidanza e mentre l’allattamento si potesse limitare la probabilità che il neonato potesse manifestare allergie, ma questa qui concetto è stata momento messa in potente discussione.
Le evidenze più recenti inducono invece a ritenere che l’introduzione precoce di arachidi nei soggetti a ritengo che il rischio calcolato sia necessario possa al contrario ridurre il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di evolvere allergia, ma in attesa di ulteriori studi si raccomanda di creare costantemente riferimento al pediatra.
Fonte principale
- NHS, licensed under the OGL